lunedì 27 novembre 2017

Videogiochi fantascientifici nello spazio

Il pianeta artificiale è parte fondamentale di molti videogiochi moderni ambientati su stazioni spaziali oppure direttamente su veri e propri pianeti artificiali.
Prendiamo in esempio qualche videogioco:



Halo è una serie di videogiochi sparatutto in prima persona sviluppati da Bungie Studios e successivamente da 343 Industries e pubblicati da Microsoft Game Studios.
A supportare le vicende narrate nei videogiochi ci sono una serie di romanzi (tutti pubblicati anche in italiano), romanzi a fumetti, un'enciclopedia e una serie animata (Halo: Legends), che danno informazioni sui retroscena della storia e fanno luce su quello che avviene tra un capitolo e l'altro.
La successione dei videogiochi e delle produzioni la potete trovare al seguente link


Eve online


Più che un gioco è un trattato di politica, ingegneria e astrofisica condensato sotto forma di righe di codice. EVE Online è una sorta di enorme nicchia videoludica che si autoalimenta, ignara di ciò che succede nel resto del mondo e da essa ignorata.




Mass effect


Un grande conflitto intergalattico, razze, culture, specie e lingue differenti. La saga di Mass Effect offre al giocatore tutto ciò che un appassionato di science fiction potrebbe desiderare, il che lo rende di fatto la prima vera space opera del settore.


Sins of solar empire



Un gioco forse non estremamente famoso ma centro di una fervida comunità di appassionati, in grado di combinare il divertimento degli scontri su vasta scala di uno RTS 3D con le raffinatezze di un gestionale dedicato alla costruzione di un impero galattico.



Space engineers


Per definire questo gioco forse basterebbe dire che è Minecraft nello Spazio, ma sarebbe riduttivo, visto l'incredibile raffinatezza di questo survival che vi permetterà di costruire pezzo dopo pezzo la vostra astronave spaziale.

domenica 26 novembre 2017

Il pianeta artificiale nella musica

è particolarmente interessante l'associazione delle colonne sonore, utilizzate nei film, con una scena che inquadra un pianeta artificiale o una realizzazione spaziale umana o extraterrestre.
Infatti spesso vogliono rendere idea dell'imponenza di quella data creazione, e riescono a ricreare nella mente dell'osservatore un senso di una superiorità e potenza che riguarda quella struttura e chi l'ha realizzata.

Un esempio chiaro di questo concetto sono i film di Star Wars che sono accompagnati da colonne sonore davvero coinvolgenti, una di queste è la colonna sonora che riguarda 'la morte nera' e il popolo che vive al suo interno.


sabato 25 novembre 2017

Il pianeta artificiale nei fumetti

Altre testimonianze di pianeta artificiale si posso trovare, oltre che nelle narrazioni e nei film, anche se non soprattutto, nei fumetti.
Infatti parlando di pianeta artificiale si entra nel genere fantascientifico come già abbiamo visto per quanto riguarda film e narrazioni, e ci sono molte collezioni di importanti e famose a cui fare riferimento, tra cui:

STAR WARS (prodotti da Marvel):


questi abbracciano un vasto arco narrativo che copre eventi trattati negli stessi film e periodi remoti o futuri della cronologia fittizia della saga.
Ecco l'elenco dei fumetti canonici:

Star Wars: Darth Maul - Figlio di Dathomir
Star Wars

Star Wars: Darth Vader
Star Wars: Principessa Leia

Star Wars: Kanan

Star Wars: Lando

Star Wars: L'Impero a pezzi

Star Wars: Chewbacca

Star Wars: Vader colpito

Star Wars: Obi-Wan & Anakin

Star Wars: C-3PO

Star Wars: Poe Dameron

Star Wars: Han Solo

Star Wars: Dottoressa Aphra


PIANETI UNITI (della DC comics):


A capo dei Pianeti Uniti c'è la Terra, il mondo più importante (o almeno così essa si ritiene), che guida un gruppo di una decina di mondi tra colonie terrestri e mondi non-umani. I rapporti tra questi pianeti sono più che altro economici.

L'elenco dei pianeti uniti:
  • Terra
  • Avalon
  • Braal
  • Daxam
  • Durla
  • Imsk
  • Lallor
  • Medicus one
  • Naltor
  • Oa
  • Orando

Infine ecco un link con un ELENCO COMPLETO dei fumetti fantascientifici in ordine alfabetico:


Il pianeta artificiale nel cinema

Di seguito alcuni titoli cinematografici approfondimenti per il concetto di pianeta artificiale, ed i diversi concetti di pianeta artificiale e del loro utilizzo che sono stati seguiti dai registi:



In questo caso non viene trattato un vero e proprio pianeta artificiale, ma la ricerca di un altro pianeta per permettere la sopravvivenza della specie umana.
Alla fine del film si trova, però, una scena che mostra una realizzazione di un Cilindro di O'Neill visto dall'interno.

In questo caso, ci si imbatte in un monumentale esempio di fantascienza e di tecnologia futuristica, lontanissima dalla portata odierna dell'uomo, con stazioni interstellari, pianeti artificiali e qualunque esempio di oggetto o essere vivente presente nel film.

(La morte nera, Star Wars)







(nella foto di presentazione del film si scorge la forma del pianeta scelto per questa ambientazione, ovvero Cilindro di O'Neill).





Molti altri film invece parlano della terraformazione come ad esempio:


venerdì 24 novembre 2017

Le narrazioni che utilizzano pianeti artificiali

Per gli appassionati del genere fantascientifico non saranno romanzi e letture nuove quelle che consiglio per approfondire l'utilizzo del 'pianeta artificiale' nella letteratura.




sabato 18 novembre 2017

Le funzioni di un pianeta artificiale

Il pianeta artificiale per ovvie ragioni dovrebbe avere il compito di ospitare parte della popolazione terreste.
Ma la vera domanda è:
"per quale motivo la popolazione dovrebbe andare a vivere su un pianeta artificiale?"

A questa domanda ci sono molte visioni differenti da quella più apocalittica che è seguita dalla distruzione della terra e di un trasferimento di poche centinaia di persone, a quella che afferma che tra qualche anno la crescita esponenziale della popolazione mondiale metterebbe in crisi la propria sopravvivenza, e con questo sarebbero necessarie colonie esterne alla terra autosufficienti energicamente e per quanto riguarda le provviste.

Altre ipotesi interessanti riguardano prevalentemente la sfera di Bernal, il cui ideatore J.D. Bernal aveva il seguente pensiero tratto da un articolo sull'esseri umani 2.0:



Infine la maggior parte delle teorizzazioni avviene in romanzi, film o videogiochi fantascientifici che usano questi luoghi come ambientazione delle loro trame. Ma di per quanto riguarda questo argomento verrà dedicato un post in seguito, vista la vastità dei casi.


mercoledì 15 novembre 2017

Forme di un pianeta artificiale




Orbitale di Banks

Un enorme habitat artificiale a forma di anello posto in orbita attorno ad una stella, pensato da Iain Banks.



Mondo anello

Il mondo anello è un habitat artificiale a forma di anello teorizzato dallo scrittore di fantascienza Larry Niven. Simile ad un Orbitale di Banks per forma ed aspetto, ne differisce soprattutto per dimensioni e posizione orbitale, infatti il mondo ad anello è centrato attorno alla sua stella primaria con conseguenti problematiche di instabilità orbitale.




Sfera di Dyson

Una Sfera di Dyson è una struttura di rivestimento che delle società tecnologicamente avanzate potrebbero applicare attorno ad un corpo stellare per massimizzare la cattura di energia proveniente dall'astro.



Disco di Alderson

Un Disco di Alderson è una megastruttura a forma di disco, simile nell'aspetto ad un CD o ad un 33 giri, in cui al centro del foro centrale è situato l'astro principale attorno a cui è situato l'habitat artificiale. Il raggio di un Disco di Alderson dovrebbe essere equivalente all'orbita di Marte o Giove, con uno spessore di molte migliaia di chilometri.

            
Toro di Stanford

Un Toro di Stanford è un progetto di habitat spaziale, proposto nel 1975 da uno studio della NASA presso la Stanford University, capace di ospitare approssimativamente 10.000 residenti permanenti. Ha la forma di una ciambella (o di un toro) del diametro di un miglio, in rotazione su sé stesso alla velocità di un giro al minuto per provvedere, attraverso la forza centrifuga, alla simulazione di una gravità simile a quella terrestre.



Cilindro di O'Neill

Più un habitat artificiale che un pianeta artificiale, proposto da Gerard K. O'Neill nel suo libro The High Frontier. Consiste in due cilindri in controrotazione, lunghi 30 km e con un raggio di 3 km. La superficie interna di ogni cilindro è divisa longitudinalmente in sei settori: tre adibiti a "finestre", tre a "terra". Un anello agricolo esterno inoltre ruota a velocità diverse per potervi praticare l'agricoltura, mentre un blocco industriale è localizzato nel centro (dietro il disco satellitare) per sfruttare la gravità ridotta nei processi produttivi.




domenica 12 novembre 2017

I materiali di un pianeta artificiale

Che materiali si potrebbero utilizzare per la realizzazione di un pianeta artificiale?

Questa domanda sorge spontanea a chi inizia ad approfondire l'argomento, ci si potrebbe appoggiare all'industria aerospaziale dove vengono utilizzate elementi e leghe molto costose tra cui alluminio, titanio e berillio, che si prestano bene agli utilizzi richiesti grazie alla loro leggerezza, durezza e buona conservazione delle proprietà meccaniche al variare delle temperature. 

Ma visto che il fine di questi pianeti artificiali in teoria dovrebbe essere quello di una colonia spaziale, ovvero creare un nuovo luogo su cui vivere, si può pensare di creare uno scheletro con i materiali citati precedentemente ma per permettere la vita il suolo deve dare la possibilità di crescere alle piante. Quindi si potrebbe pensare di trasferire ingenti lotti di terreno dalla terra o da pianeti contigui affini biologicamente, ma affrontando costi enormi per il trasporto, senza considerare i probabili problemi di salute che risalterebbero nel portare l'uomo in quelle condizioni.

Un'ulteriore alternativa può essere quella di utilizzare materiali di recupero vaganti nello spazio, esempio materiale di rilascio delle comete, o di meteore distrutte, detriti di varie origini, dando origine a nuovi pianeti.


sabato 11 novembre 2017

Gli elementi di un pianeta artificiale

Il pianeta artificiale per quanto è considerata un'idea fantascientifica, ha riscosso molto successo ed ha mosso molte menti per renderlo realizzabile.
Infatti ci sono convinzioni molto soggettive in merito, c'è chi afferma che esistano già pianeti artificiali, oppure che in realtà questi sono satelliti posti li da altre forme viventi con intelligenze superiori (ad esempio, riposto un articolo sulla teoria che la luna sia un satellite extraterrestre posto li per osservarci: http://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/2016/02/13/la-luna-sarebbe-antico-satellite-artificiale-alieno/

Altri invece si fermano alla teorizzazione di una possibile strada per costruire un pianeta artificiale sfruttando le conoscenze scientifiche a noi note oggi: come campi magnetici, viaggi nello spazio, ma i settori su cui si hanno le maggiori carenze sono quello energetico, quello biologico e una possibile loro collaborazione per lo sviluppo della vita sul pianeta artificiale.
I pannelli solari sono ancora lontani da una totale efficienza, anche se momentaneamente sono stati utilizzati in piccolo per satelliti o robot dedicati allo studio di altri pianeti (Marte in particolare). Mentre le capacità energetiche richieste per un'impresa così ardua sono molto superiori e non paragonabili.

Nel seguente articolo riposto uno sviluppo di un'idea di realizzazione di un pianeta artificiale: https://phoo34.wordpress.com/2012/11/21/come-costruire-un-pianeta-artificiale/.